Copyright, Braccio di Ferro e Tintin di dominio pubblico
Scadono i diritti anche per Addio alle armi e Americano a Parigi
Le scorte di spinaci sono pronte. Braccio di Ferro, nome originale Popeye, diventerà di dominio pubblico a partire dal primo gennaio 2025. Tant'è che, sulla scia di quella moda dei film del terrore sugli eroi per bambini, per il prossimo anno sono già in arrivo tre horror che lo vedono protagonista: "Popeye" per la regia di William Stead, "Shiver me timbers" di Paul Stephen Mann e "Popeye: The Slayer Man" di Robert Michael Ryan. Negli Stati Uniti scadrà infatti il copyright - il cui termine legale è di 95 anni - per tutte le opere pubblicate o registrate nel 1929. Ciò significa che personaggi e storie possono essere riprodotti - su pagina, palco o schermo - senza chiedere il permesso e anche a fini commerciali. Ad accompagnare Braccio di Ferro in questo viaggio ci sarà Tintin, il mitico reporter avventuriero nato dalla creatività di Hergé, il cui primo episodio fu ambientato nella Russia bolscevica del '29 e nella repubblica di Weimar. Ma non solo fumetti. Anzi. C'è tanto da sognare al pensiero delle opere che saranno 'liberate' dai diritti d'autore. Nella lista, anche "Hollywood che canta" di Charles Reisner, con la prima versione cinematografica di "Singin' in the rain", cantata da Cliff Edwards e per cui scadono i diritti d'autore anche per musica e testo. Così come per il "Boléro" di Maurice Ravel e per il poema sinfonico "Un americano a Parigi" di George Gershwin. Di libri e sceneggiature (originali) che potranno essere riprodotte liberamente, infine, ce ne sono a migliaia. Indimenticabili l'"Addio alle armi" di Ernest Hemingway, "Una stanza tutta per sé" di Virginia Woolf e "L'urlo e il furore" di William Faulkner. Non mancano i gialli: il primo romanzo di Ellery Queen, "La poltrona n. 30", e "I sette quadranti" di Agatha Christie.
T.M.Dan--TFWP