Dal 2 maggio torna AngelicA, festival di musica di ricerca
A Bologna con un omaggio al compositore Stefano Scodanibbio
Giunto alla 34/a edizione, il festival AngelicA di Bologna, dedicato alla musica di ricerca, torna dal 2 al 30 maggio con 17 concerti, tre residenze, e alcune prime assolute. La manifestazione è promossa dal Centro di ricerca musicale/Teatro San Leonardo che si è aggiudicato alcuni bandi europei e regionali che permetteranno di riqualificare lo spazio di via San Vitale anche con una camera acustica e lavorare sull'ormai ampio archivio che in questi anni si è creato. La serata inaugurale - ha spiegato il direttore Massimo Simonini - è dedicata al compositore marchigiano Stefano Scodanibbio, un amico del Festival scomparso nel 2012 poco dopo aver terminato il suo ultimo brano At Last, che ora verrà proposto dal soprano Livia Rado con alcuni testi letti da Mariangela Gualtieri e altri brani suonati dal Quatuor Bozzini, uno tra i più importanti quartetti che si dedicano alla nuova musica. Protagonista della seconda serata sarà invece Roscoe Mitchell, che torna ad AngelicA dopo i progetti del 2011 e 2017 confluiti in altrettante produzioni discografiche del festival, per esibirsi insieme al percussionista Michele Rabbia. I suoni della Norvegia sono al centro della serata del 6 maggio, con il progetto in prima italiana Banshee di Signe Emmeluth, uno dei fulcri della nuova musica e del nuovo jazz norvegese. Il 10 sono in programma due set: il primo vede protagonisti Leah Plave (violoncello) e Tiziano Teodori (live electronics); il secondo, il duo formato da Jaap Blonk (voce, elettronica) e Terrie Ex (chitarra elettrica). E poi Dorothy Moskowitz e gli Stati Uniti d'Alchimia con Sotto un cielo infinito, in prima assoluta l'11; il momento del Piccolo Coro Angelico, laboratorio di sperimentazione vocale per bambini tra i 5 e i 12 anni (il 14); il ciclo Asia>Sud>Est: viaggio in Indonesia attraverso le musiche tradizionali e contemporanee di Bali (17/5); un doppio appuntamento con il Dedalus Ensemble protagonista il 18 con tre composizioni di Brian Eno: Discreet Music, Music for Airports e Thursday Afternoon riarrangiate da Didier Aschour. Senza dimenticare la collaborazione con il Conservatorio Martini presente con 8 chitarristi.
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