Tennis:doping;Wada non ricorrerà contro Swiatek dopo sospensione
Per esperti motivazione polacca 'plausibile'
La Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha annunciato che non presenterà appello dopo la sospensione di un mese di Iga Swiatek, numero due del mondo, sanzionata lo scorso mese di agosto per essere risultata positiva a una sostanza vietata. Gli esperti scientifici della Wada hanno ritenuto che la motivazione addotta dalla giocatrice polacca, una contaminazione da farmaci, fosse "plausibile" e che "non ci sarebbero stati motivi scientifici per contestarla davanti al Tas, il Tribunale arbitrale dello sport". La 23enne polacca è risultata positiva alla trimetazidina (Tmz), un farmaco per il cuore, in un controllo al di fuori delle competizioni effettuato ad agosto, quando lei era numero 1 del mondo. Il caso era venuto alla luce solo tre mesi dopo, dopo che la giocatrice era stata sospesa per un mese. All'epoca, Swiatek aveva addotto motivi personali per aver saltato tre tornei in Asia. Dopo l'annuncio del test positivo, l'International Tennis Integrity Agency (Itia) ha stabilito che l'infrazione non era intenzionale, e quindi che si trattava di un caso simile a quello di Jannik Sinner, numero uno del mondo maschile risultato positivo per due volte a marzo a tracce di clostebol. Anche Sinner poi era stato scagionato dall'Itia. Ma nei confronti dell'azzurro la Wada ha presentato ricorso a settembre, e la decisione su questo caso è ancora in sospeso.
L.Holland--TFWP