Parigi -100: Macron,'Giochi sicuri'. Ma c'è il piano B
Inaugura il Grand Palais e svela la cerimonia 'di riserva'
'Non ci sarà posto più sicuro della cerimonia d'apertura di Parigi 2024": lo garantisce Emmanuel Macron, che ha fatto stamane il punto su paure e timori - con due guerre ai confini dell'Europa - rispetto alla cerimonia d'apertura,trionfo della grandeur francese. Ma poi - sotto la grande volta vetrata del Grand Palais, sito fiore all'occhiello di Parigi 2024 dove si svolgeranno le gare di scherma e taekwondo - svela per la prima volta che ci sono "i piani B, e anche i piani C" nel caso il rischio diventi troppo alto: una cerimonia sul fiume ma senza sfilata, "limitata al Trocadéro" oppure addirittura "un rientro nello Stade de France". I giornalisti che lo intervistavano in vista della scadenza dei 100 giorni dall'inaugurazione dei Giochi hanno cominciato con domande sulle ultime drammatiche ore vissute dal Medio Oriente, con l'attacco dell'Iran, missili e droni su Israele. "Voglio fare tutto il possibile per arrivare a una tregua olimpica" si prefigge il presidente francese, spiegando che "la forza dello spirito olimpico è ciò che ci ha motivato ad organizzare i Giochi in Francia. E' il rispetto e la tolleranza". Il presidente ha anche ribadito il motivo per il quale Israele sfilerà con i protagonisti, mentre gli atleti russi potranno esserci soltanto sotto bandiera neutrale: "la Russia ha deciso di lanciare una guerra d'aggressione, che dura ormai da oltre 2 anni - ha affermato - la distinzione è molto chiara, non si può dire che Israele sia un paese aggressore". Quanto alla serata del 26 luglio, quella che aprirà i Giochi con l'inedita cerimonia sulla Senna, 94 imbarcazioni cariche di atleti e delegazioni più altrettante di agenti speciali per la loro protezione che sfileranno da est verso ovest, dal pont d'Austerlitz alla Tour Eiffel e al Trocadéro, per 6 chilometri, Macron non ha nascosto che tutto può ancora succedere: "è una prima al mondo. Possiamo farla, e la faremo", grazie ai "mezzi dei servizi di informazione e dell'intelligence" dispiegati per la sicurezza di un evento mai visto. Ma con questa attualità, nel caso di minaccia terroristica troppo elevata, "ci sono piani B e anche piani C", ha svelato: la cerimonia potrebbe essere "limitata al Trocadéro", oppure "riportata all'interno dello Stade de France". Per mesi, il mantra delle autorità politiche e sportive era stato "non esiste alcun piano B". Ora, il piano B (Trocadéro) e C (Stade de France) esistono. Se la grandeur francese farà l'impossibile per coronare il sogno della sfilata sulla Senna, Macron ha annunciato anche suo piccolo personale passo indietro rispetto alle voci che lo vedevano anche con la fiaccola in mano: "non è il mio ruolo - ha detto alla vigilia dell'accensione della fiaccola a Olimpia - e non sarà previsto dal programma. Lo lascio alle persone scelte, ai nostri connazionali, agli sportivi". Massima determinazione ad andare avanti con il programma, anche sul versante delle competizioni previste nelle acque della Senna, peraltro ancora inaffidabili per la balneazione da un punto di vista batteriologico, stando ad alcune misurazioni: "non ho cambiato idea - ha chiarito il presidente - abbiamo speso più di un miliardo di soldi pubblici" per risanare la Senna e consentire agli atleti del triathlon o di nuoto in acque libere. E lui e la sindaca Anne Hidalgo daranno l'esempio, tuffandosi nel fiume prima dell'apertura dei Giochi a dimostrazione che pur con i batteri, nella Senna ci si può nuotare. Quanto alle polemiche, il presidente ha invitato tutti a fare insieme queste Olimpiadi "di tutti", respingendo in modo secco anche le ricorrenti accuse di sperpero di denaro pubblico: "i Giochi finanziano i Giochi", diventato lo slogan preferito a Saint-Denis, la sede del Comitato organizzatore.
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