Fiaso, Governo riduca liste d'attesa puntando su appropriatezza
Aziende sanitarie disposte a valorizzare meglio i professionisti
Per combattere con maggiore efficacia il problema delle liste d'attesa "abbiamo chiesto al Governo di integrare il provvedimento puntando in modo più incisivo sull'appropriatezza prescrittiva". È quanto ha affermato il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore, intervenendo in audizione alla X Commissione del Senato. "È necessario essere consapevoli che in sanità, per caratteristica specifica del settore, nonostante si aumenti l'offerta, questa viene immediatamente saturata dalla domanda", ha precisato Migliore. Per questo non basta puntare su una maggiore offerta di servizi e occorre intervenire anche sull'appropriatezza del loro utilizzo. A questo scopo, Migliore ha proposto di rendere "obbligatorio nelle prescrizioni l'inserimento del codice di codifica del quesito diagnostico (codice ICD9) e, almeno per le 69 prestazioni più critiche come radiografie, Tac e risonanze magnetiche, anche l'indicazione del livello di priorità". Questo intervento, "senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, permetterebbe di verificare con facilità l'appropriatezza della prescrizione attraverso l'analisi automatica della coerenza tra i diversi codici inseriti". La Fiaso ha inoltre accolto con favore il superamento del tetto di spesa per l'assunzione di personale sanitario e la defiscalizzazione dei compensi erogati per le prestazioni aggiuntive, chiedendo inoltre "la deroga a quanto previsto dai contratti di lavoro per una migliore valorizzazione dei professionisti". "Le aziende sanitarie potrebbero in questo modo acquistare direttamente le prestazioni effettuate fuori dall'orario di servizio dai propri medici dipendenti con tariffe concordate e i medici avrebbero l'opportunità di integrare la propria attività e il proprio reddito all'interno del perimetro aziendale", ha concluso Migliore.
T.Gilbert--TFWP