Arbitro Consob, ricorsi in calo nel 2023, dimezzati dal 2017
Barbuzzi: 'Le passate decisioni hanno avuto effetto educativo'
Il contenzioso tra risparmiatori e intermediari è in calo e nel 2023, per la prima volta dal 2017, i ricorsi pervenuti all'arbitro per le controversie finanziarie (Acf) sono scesi sotto la soglia dei 1.000 (963): lo ha detto Gianpaolo Barbuzzi, presidente dell'arbitro della Consob, presentando la relazione annuale pubblicata lo scorso 30 marzo. I ricorsi sono rivolti per oltre il 90% nei confronti di intermediari bancari, "il che conferma la struttura bancocentrica del nostro sistema finanziario", ha detto Barbuzzi. Rispetto ai primi due anni di operatività, il consuntivo 2023 fa registrare un sostanziale dimezzamento, una buona notizia sotto vari profili: "Attesta finalmente il definitivo venir meno del contenzioso 'seriale', generato dall'onda lunga delle crisi bancarie dello scorso decennio", che ha fortemente gravato sull'operatività dell'Acf nel primo triennio. Per la prima volta si va su numeri in linea con le stime elaborate dalla Consob nella fase di progettazione del nuovo organismo, quando nel 2016 fu stimato un flusso annuo non superiore ai 1.000 ricorsi, ha spiegato. Il calo dei procedimenti segnala anche un altro elemento positivo per Barbuzzi: le passate decisioni dell'arbitro, pur non vincolanti, sono state in grado di "dettare orientamenti applicativi in grado di sterilizzare, o quantomeno minimizzare, l'insorgere di future controversie analoghe".
M.McCoy--TFWP